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esoprost - Bellorofonte

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Il mezzo diagnostico più diffuso è la determinazione del PSA (antigene prostatico specifico) nel sangue che però non è tipico del tumore ma dell’organo. Questo significa che può risultare elevato sia nei tumori che nelle infiammazioni. Al contrario, una piccola percentuale dei carcinomi, specialmente nei casi di familiarità della patologia, non causa incremento del PSA portando ad una diagnosi ritardata. Ciò evidenzia l’importanza di esami successivi ma purtroppo molto più invasivi.

ESO-PROST
Da alcuni anni è nato un nuovo filone di indagine: la diagnostica elettromagnetica. La moderna diagnostica elettromagnetica, ESO-PROST, è una metodica priva di. Studi mostrano che nella diagnosi precoce di neoplasia prostatica risulta molto accurata (96%) nell’individuare anche alterazioni anche molto piccole che sfuggono a molte altre metodiche di imaging e non. Questa metodica è totalmente non invasiva, infatti la sonda viene appoggiata esternamente al paziente. Inoltre, usando onde elettromagnetiche con potenza centinaia di volte inferiore al telefono cellulare, è frequentemente ripetibile. La sua forza è la capacità di individuare i pazienti sani: questo significa che, come dimostrano recenti studi, se il risultato dell’esame è negativo la probabilità che non vi sia tumore è superiore al 95%. Ovviamente se il responso è positivo, il paziente dovrà continuare nel percorso diagnostico classico.

I principali vantaggi di ESO-PROST sono:
  • Esame veloce: ogni analisi necessita di circa 10 minuti, con il paziente comodamente sdraiato su un apposito lettino.
  • Non invasivo: la Sonda viene posta a contatto con il corpo del paziente, in corrispondenza della zona anatomica di interesse per l’indagine clinica, senza necessità di penetrazione. Il paziente rimane normalmente vestito con i propri indumenti intimi, senza oggetti metallici, o altri oggetti che potrebbero interferire con l’esame (p.e., telefoni cellulari).
  • Non pericoloso: il segnale emesso è nel range delle radiofrequenze, pertanto il sistema NON adotta radiazioni ionizzanti. Il livello della radiazione è al massimo di 100 mW (paragonabile a quella di un radiocomando a media/lunga portata), di gran lunga al di sotto della potenza irradiata da un comune cellulare.

In un mondo dove  il paziente, e non la malattia, è al centro della Medicina, una diagnostica non invasiva, precoce e poco costosa, è una grande alleata nella battaglia al tumore prostatico. Inoltre, le nuove terapie mininvasive e focali, che stanno aprendosi la strada anche in questo campo, sarebbero più efficaci se la malattia venisse individuata precocemente e con dimensioni ridotte: ciò aumenterebbe le chance di una guarigione rapida e senza i ben noti effetti collaterali.
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