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prostatite - Bellorofonte

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La prostatite è una condizione di infiammazione della prostata e (eventualmente) delle aree circostanti quali epididimi e testicoli. Si tratta di una patologia piuttosto fastidiosa e dolorosa, che non sempre ha tuttavia evidenti sintomi. Non è infatti raro che il paziente possa essere affetto da prostatite infiammatoria asintomatica: in questo caso, non avvertirà alcun sintomo, ma la condizione potrà comunque essere diagnosticata durante il compimento di esami medici eseguiti per altre patologie del tratto urinario o riproduttivo.

I sintomi di questa condizione variano in base alla tipologia di prostatite. Per quanto concerne ad esempio la prostatite cronica i principali sintomi sono una sensazione di dolore e di fastidio continuativa nella zona tra scroto e ano, nell’addome centro-inferiore, nel pene, nello scroto e nella parte inferiore della schiena. Un altro sintomo frequente è li dolore durante o dopo l’eiaculazione. Altri sintomi meno diffusi includono inoltre un dolore uretrale e/o al pene durante o dopo la minzione/eiaculazione, una minzione frequente, urgenza della minzione, getto urinario debole o interrotto.

Nella prostatite acuta, i sintomi sono generalmente più improvvisi e gravi: tra i principali elenchiamo brevemente la frequenza e l’urgenza della minzione, febbre e brividi, bruciore o dolore durante la minzione/eiaculazione, del dolore in zona genitale, inguine, addome inferiore o parte inferiore della schiena, la nicturia (cioè il bisogno frequente di urinare durante il sonno), la nausea, il vomito, dei dolori diffusi simil-influenzali, la difficoltà ad iniziare la minzione, il getto urinario debole o interrotto, fino alla ritenzione urinaria (cioè l’incapacità di svuotare completamente la vescica).

Il trattamento:
dipende principalmente dalla gravità della patologia. Per quanto attiene ad esempio la prostatite cronica lo scopo principale dei trattamenti sarà quello di favorire la riduzione del dolore, del fastidio e dell’infiammazione e la cura di una eventuale infezione batterica. I sintomi sono tuttavia piuttosto “misti” e spesso nessun singolo trattamento finisce con il funzionare completamente. Si possono prescrivere pertanto una serie di antibiotici e valutare altresì dei trattamenti alternativi come la sottoposizione ad una terapia elettroporativa o riscaldante locale. Altri trattamenti potranno essere la fitoterapia (ormai molto diffusi nell’uso comune) con estratti come la quercetina, il polline d’api e la serenoa. Ulteriormente, è possibile che possa consigliare e prescrivere l’utilizzo di alfa-bloccanti.

Nella prostatite batterica acuta, si dovrebbe ricorrere ad antibiotici, la cui prescrizione dipende dal tipo di batterio responsabile dell’infezione. In primis saranno antibiotici orali per circa due settimane, sebbene sia raccomandato un trattamento più lungo a causa della possibile recidiva dell’infezione. Solamente nei casi più gravi si tende a consigliare una breve ospedalizzazione, al fine di somministrare liquidi e antibiotici per via endovenosa. L’urologo, oltre a quanto sopra, potrà inoltre raccomandare di evitare o ridurre l’assunzione di sostanze che irritano la vescica (si pensi agli alcolici, alle bevande contenenti caffeina e ai cibi acidi e speziati), e aumentare l’assunzione di liquidi (idropinoterapia).

Alimentazione: durante il trattamento della prostatite batterica si può raccomandare di aumentare l’introito di liquidi e di eliminare o di ridurre l’assunzione di sostanze irritanti per la vescica, come le già ricordate bevande contenenti caffeina e i cibi acidi e speziati.
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